OPZIONI E ALTERNATIVE

Gli psichiatri non diranno mai che ci sono molte opzioni sicure ed efficaci, di natura non psichiatrica per affrontare problemi mentali ed emozionali.

Nonostante la vita sia piena di problemi, a volte sopraffacenti, è importante sapere che la psichiatria, le sue diagnosi non scientifiche e i suoi trattamenti pericolosi, sono la direzione sbagliata da prendere. La terapia psichiatrica più comune, gli psicofarmaci, non fa altro che mascherare chimicamente i problemi e i sintomi; gli psicofarmaci non sono, né mai saranno, in grado di risolvere i problemi della vita. Una volta che gli effetti del farmaco terminano, rimane il problema originale, forse anche più grave. Nonostante gli psichiatri classifichino i loro psicofarmaci come una soluzione ai problemi della vita essi, a lungo termine, peggiorano solo le cose.

Un’effettiva soluzione è in primo luogo essere davvero informati sui rischi dei trattamenti psichiatrici, specialmente degli psicofarmaci. Per informazioni sugli effetti collaterali, si può visitare www.cchrint.org/psychdrugdangers.

Perciò se il trattamento psichiatrico non è la risposta, la risposta qual è?

Molti esperti sostengono che la maggior parte delle persone che hanno disturbi mentali, soffrano in realtà di una malattia non psichiatrica che è la vera causa dei turbamenti emotivi.

È possibile ricevere una visita medica completa da un medico, non da uno psichiatra, che verifichi se esistono malattie o lesioni non individuate che potrebbero causare problemi emozionali.

Il fatto di insistere dipende da voi, dopo tutto ciò che è in gioco è la vostra salute. Se il vostro medico non è in grado di fare una visita di questo tipo, gli si può chiedere a chi rivolgersi.

Come consiglia il neurologo professor Malcolm Hooper, capo consulente scientifico dell’associazione britannica dei veterani del Golfo: “Ogni sintomo fisico, ogni sintomo, dovrebbe essere oggetto di indagine per ricercare l’origine fisica prima di recarsi da uno psichiatra. Perché se questo non viene fatto, quasi certamente, una persona che ha un effettivo sintomo fisico, potrebbe ricevere un’etichetta psichiatrica, che sarebbe falsa.”

Se si vuole interrompere l’uso di psicofarmaci, è molto importante farlo sotto la supervisione di un medico qualificato e competente.

Link che suggerisce alternative:http://www.cchrint.org/alternatives/

Un esempio di citazioni da militari esperti in merito alla ricerca di supporto non psichiatrico include il seguente:

  • “La parola d’ordine per i soldati, e non solo per i soldati ma per chiunque soffra di qualche tipo delle così chiamate malattie mentali, è che c’è speranza. C’è speranza là fuori. Ci sono soluzioni là fuori. Ci sono cose disponibili in grado di ridarvi la vita. Di non farvi avere tendenze al suicidio. Di non farvi porre fine alla vostra vita. Ma di restituirvi la vita. Di purificare il vostro corpo. Di essere la persona che eravate solito essere. C’è sempre una soluzione per qualsiasi situazione ed è là fuori, se la si cerca. E ciò non include gli psicofarmaci”. Dr. Edward F. Gruppo III, fondatore e CEO, centro mondiale per la salute, ex-fante dell’esercito
  • “Voglio che i militari sappiano che ci sono persone a cui stanno a cuore le cose. E voglio che sappiano che noi stiamo continuando a dire la verità in merito a questi psicofarmaci e a dire che bisogna smettere. Hanno bisogno di essere trattati nel modo appropriato. Devono essere trattati come esseri umani, senza esperimenti e senza l’abuso che sta venendo perpetrato dalla comunità psichiatrica. Voglio vedere queste truppe ricevere il rispetto che meritano... e lo meritano davvero”. Joyce Riley, infermiera diplomata, che ha servito come capitano nella USAF a supporto alle operazioni della guerra del Golfo
  • “Ai soldati che sono ancora in servizio: prima di ingerire qualsiasi farmaco, leggete le informazioni, leggete gli effetti collaterali. E sappiate che probabilmente non è la risposta, che aiuterà a prevenire qualcosa che dovete fare, ossia curare ed amare le persone che vi sono intorno e ricevere quell’amore e cercare di condividerlo con gli altri soldati”. Joel Kort, ex-fante della Marine NCO Corporal & Army Combat Medic NCO
  • “Quindi, qual è la soluzione? Liberarsi della psichiatria nell’ambito della salute mentale. Non lasciate che restino in carica... Perché alla psichiatria non è stato tolto il comando? Licenziati, buttati fuori dall’esercito? Con chiunque altro, una compagnia privata che continuasse a fallire perderebbe il comando”. Bart Billings, Ph.D., Tenente Colonnello in pensione e precedente psicologo dell’esercito
DOWNLOAD